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Presepe realizzato nella chiesa parrocchiale di Dolcedo nel 2015

La collocazione del presepe nel deserto rimanda ad un chiaro messaggio biblico. Nella Sacra Scrittura, infatti, il deserto assume un significato ambivalente: è il luogo geografico caratterizzato dall'aridità inospitale, dal caldo, dalla mancanza di vita, ma anche il luogo dove l'uomo si ritrova solo e può incontrarsi con Dio.
I Vangeli ci riferiscono che Gesù si ritirò varie volte in luoghi deserti. Ma qui non si tratta più del deserto vero e proprio, quanto di luoghi solitari.
Con Gesù è venuta l'ora della salvezza definitiva: non mancano né acqua, né cibo, né luce, né pace né prosperità: Egli dà l'acqua viva (Gv 4,10), Egli è il pane del cielo (Gv 6,51), Egli è la luce del mondo (Gv 8,12; 9,5), Egli è la nostra pace (Ef 2,14), la via e la vita (Gv 14,6). Anzi, il deserto non c'è più: Gesù moltiplica i pani "in un luogo deserto" (Mt 14,15-21; 15,32-39; Mc 6,35-44; Lc 9,12-17; Gv 6,1.15), e trasforma il deserto in luogo di prosperità e di abbondanza.
Il presepe è inoltre inserito dentro una tenda. Nel vangelo di Giovanni leggiamo: "E il Verbo si fece carne e pose la sua tenda in mezzo a noi". Per il beduino, uomo del deserto, la tenda è la sua casa e quindi piantare la tenda diventa sinonimo di abitare. Gesù, la Parola di Dio fatta carne, non si è fatto solo uomo, ha anche posto la sua dimora in mezzo a noi. Secondo il nostro modo di vivere, la casa di Gesù dovrebbe essere stabile, una dimora fissa in cui abitare. Invece Lui sceglie una tenda e non a caso! Gli ebrei erano per tradizione pastori nomadi, in continuo spostamento con le loro tende.
Gesù per abitare tra noi sceglie proprio la tenda perché‚ una dimora fissa lo avrebbe relegato in un solo posto, lontano dagli esseri umani. Lui invece vuole abitare in noi, in qualsiasi situazione ci troviamo, ovunque andiamo. Una casa fissa non Gli avrebbe dato questa possibilità! Il Signore è con noi sempre.
Inoltre questa tenda è realizzata con le reti che anticamente si utilizzavano per raccogliere le olive: un chiaro riferimento alla tradizione e all'attività agricola e commerciale principale di Dolcedo.
Il presepe allora ci ricorda che il Signore ha piantato la sua tenda in mezzo a noi e che non vuole andare più via dalla nostra vita. Se consideriamo vero il fatto che Gesù vive in noi, noi che portiamo dentro la Sua divinità e l'umanità da Lui condivisa, non possiamo fare a meno di vedere negli altri il Suo volto e di chiederci quanto abbiamo saputo accoglierLo in essi.